Gatolo

Lezione di fotografia, per non dimenticare le tecniche di un tempo

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view post Posted on 8/7/2013, 14:03

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La fotografia prima dell'avvento del digitale


Oggi, tra fotocamere digitali e smartphone, tutti sono in grado di scattare buone fotografie, ma come si faceva prima?

Per ottenere una foto di buona qualita' il fotoamatore evoluto doveva procedere in modo abbastanza complicato.

Il primo passo ovviamente e' possedere una fotocamera ;), quindi si sceglie un obiettivo atto alla ripresa desiderata, poi il tipo di pellicola. Di solito preferivo il bianco/nero e la pellicola Ilford HP4 24 DIN - 200 ASA (valori poi trasformati in ISO) da 36 pose. Per scattare la foto occorreva calcolare mentalmente il rapporto diaframma/otturatore in base alla luce, o usare un esposimetro che poi e' stato incorporato in quasi tutte le fotocamere.

Scattate le foto si procede allo sviluppo e la stampa.

Lo sviluppo: dopo averla riavvolta si estrae la pellicola dalla macchina, si va in camera oscura e, al buio completo, si inserisce la stessa in un contenitore apposito avvolta a spirale. Si riaccende la luce e si procede allo sviluppo.
Prima tappa, sciacquare il contenitore, termometro e cronometro sempre in mano, miscelare lo sviluppo (nel mio caso Neofin, una fiala sciolta in circa 300 c.c. di acqua a 20 gradi), versare la miscela nel contenitore, capovolgerlo continuamente per evitare la formazione di bolle d'aria. In base alla scelta dello sviluppo e alla temperatura, in circa 5-10 minuti l'azione e' terminata. Si svuota il contenitore, lo si riempie con una soluzione di arresto, si risvuota il contenitore e lo si riempie con una soluzione di fissaggio: il tutto per circa 7-8 minuti. Si svuota nuovamente e si pone il contenitore sotto l'acqua corrente per circa 20 minuti onde eliminare ogni residuo chimico.
Si estrae la pellicola sviluppata e si appende come un panno ad asciugare avendo l'avvertenza di passare da cima a fondo la pellicola con un'apposita pinzetta di gomma soffice per eliminare le gocce d'acqua che potrebbero formare aloni di calcare. Attendere che si asciughi (1,2 o 3 ore).
Tagliare la pellicola in strisce da 6 fotogrammi ciascuna e passare in camera oscura.

La stampa: camera oscura, luce rossa o verde-gialla. Si preparano tre bacinelle disposte su tre riscaldatori per mantenere le temperature a 20-22 gradi. Si sceglie la carta, secondo i gusti o il risultato che si vuol dare alla stampa, le opzioni sono: lucida, semi-matt, matt. Per i fotoamatori il formato e' 30x40 solitamente richiesto per i concorsi o le mostre.
Si inserisce una striscia da 6 fotogrammi nell'ingranditore, si proietta l'immagine su un foglio bianco per metterla a fuoco ad occhio o usando un episcopio, si calcola approssimativamente il tempo di esposizione oppure usando un "lettore" sensibile che calcola il tempo in modo molto piu' preciso. Si mette la carta fotografica sotto l'ingranditore e lo si accende per il tempo calcolato. Giocando con le dita e con le mani sotto la luce dell'ingranditore si ha la possibilita' di oscurare alcune parti troppo esposte per renderle omogenee con l'intera immagine. Un altro "trucco" e' la solarizzazione: se durante l'esposizione si accende una luce bianca per qualche secondo, tutta la carta fotografica viene sovraesposta e si ottiene la cosiddetta solarizzazione. Si immerge la stampa nella bacinella dello sviluppo finche' non appare l'immagine corretta, la si sposta nella bacinella dell'arresto e quindi in quella del fissaggio e la si mette in un capiente recipiente d'acqua e si prosegue cosi' con gli altri negativi.
Poi si passa al lavello e si fa scorre l'acqua nel recipiente per circa mezzora, sempre per eliminare tutti i residui chimici come nei negativi. Tutta questa procedura e' necessaria per evitare che con gli anni le stampe diventino giallastre.
Alla fine le stampe si appendono per l'asciugatura. Con la semi-matt e con la matt il processo e' finito. Con la lucida invece occorre procedere oltre e usare un'altra attrezzatura che si chiama, appunto, lucidatrice o smaltatrice. Si tratta di un attrezzo riscaldato elettricamente composto da una superficie semisferica di acciaio inossidabile sulla quale si stende la stampa con il lato esposto verso la superficie di acciaio, si usa un rullo per eliminare eventuali bolle d'aria, la lucidatrice viene chiusa a scatto ricoprendo la stampa con una tela di cotone molto tesa e si attende. Ad un certo punto si sentono degli scricchiolii che indicano l'asciugatura e la smaltatura giunta quasi al termine. Si attende ancora un po', si apre la smaltatrice e la stampa si stacca in tutto il suo splendore.

Il processo e' finito salvo, in alcuni casi, usare una taglierina per asportare quelle parti della stampa non idonee a una giusta visione.

Ultima osservazione: quanto sopra esposto e' una procedura standard, ma si possono ottenere altri risultati sorprendenti con pellicole diverse, con temperature diverse, con carte fotografiche diverse e con diversi accorgimenti spesso personalizzati, in camera oscura.

A differenza di oggi che con un qualsiasi programma di fotoritocco si hanno infinite opzioni, il problema stava nelle procedure che non potevano essere sospese. O si arrivava alla fine senza interruzioni, oppure si buttava tutto. Ecco il motivo per cui ho passato molte notti in bianco con le conseguenti incazzature del coniuge. :lol:

"Semplice" no? Allora tutti andavano dal fotografo con il rullino e dopo qualche giorno andavano a ritirare le foto 10x15. I pazzoidi come me invece si comportavano come sopra aggratis. :rolleyes:



Edited by Olly* - 8/7/2013, 20:47
 
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pipp*
view post Posted on 8/7/2013, 19:07




:rolleyes: Veramente non è semplice per niente, ma tu, si sa, sei bravissimo e hai fatto delle magnifiche foto. Certo con le digitali, le foto vengono quasi sempre bene (a saperle usare), però vedo che moltissimi correggono esaltanto i colori in modo esagerato, tanto da farle sembrare..come dire.. finte. Grazie per la bella lezione, vien vogli di comprarsi una bella Rolleiflex
 
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carlo*
view post Posted on 9/7/2013, 19:18




Grazie per la spiegazione, ma penso che continuero' con la digitale. Quello che hai fatto tu e' una cosa da veri fotografi e io non lo sono.
 
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mavi633
view post Posted on 12/7/2013, 21:41




che dire olly .. non è da tutti! ..

adoro la fotografia .. da vedere .. mi piacerebbe averne l'arte ..
ma non sono dotata .. anche se mi piace fotografare ..
è che le faccio a caso .. e escono una c ... ta! ahahahahah

bello davvero! ammiro fortemente te! :)
 
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3 replies since 8/7/2013, 14:03   47 views
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